Human Life International (HLI) Schweiz
Il controllo della medicina della procreazione in Svizzera è insufficiente
Zug (ots)
Pertanto il 15 aprile HLI-Svizzera ha chiesto al Medico cantonale del Canton Ticino di procedere a degli accertamenti su una clinica specializzata in medicina della procreazione a seguito del raffronto delle statistiche annuali del 2013 di FIVNAT e dell'Ufficio federale di statistica. Secondo tali statistiche, la clinica in questione avrebbe distrutto 210 embrioni «per altri motivi», mentre le restanti 26 cliniche svizzere di questa categoria raggiungono tutte insieme 14 embrioni complessivamente. Il Medico cantonale ha risposto in data 10 maggio 2016 a HLI-Svizzera, annunciando un'indagine.
Il Medico cantonale ha scritto a HLI-Svizzera: «Preso atto della vostra segnalazione, procederemo con un'ulteriore verifica e - qualora dovessimo riscontrare anomalie - vi confermo che saranno presi i provvedimenti del caso ed eventualmente sarà effettuata una segnalazione aIl'autorità penale».
Dal raffronto delle statistiche di FIVNAT e dell'Ufficio federale di statistica del 2013 emergono dati contrastanti, che portano a concludere che una clinica da sola avrebbe presumibilmente distrutto 210 embrioni «per altri motivi», mentre le 26 cliniche del resto della Svizzera in questa categoria raggiungono insieme 14 embrioni complessivi. HLI-Svizzera si interroga sul perché di questa importante differenza e auspica che l'esito delle indagini del Medico cantonale, una volta conclusesi, sia reso pubblico. Ritenuto come l'analisi e la pubblicazione della statistica siano prescritte dall'art. 11, cpv. 4 della LPAM, sussiste un interesse pubblico a chiarire interamente la presente fattispecie. L'opinione pubblica ha il diritto di conoscere la ragioni di una simile importante differenza nel numero di cicli distruttivi per "altri motivi" fra una clinica in particolare e le altre cliniche del Paese.
Indipendentemente dall'esito della verifica e dal rispetto o meno nel caso concreto della legislazione in vigore, si impone comunque una riflessione. Dal raffronto delle statistiche emerge che il controllo della medicina della procreazione assistita ai sensi della legislazione vigente è insoddisfacente. Il controllo spetta ai cantoni e può quindi essere effettuato con rigore diverso nelle singole regioni. Nessuno dispone di una visione di insieme poiché i dati statistici, ai sensi dell'ordinanza del Consiglio federale, vengono comunicati all'Ufficio federale di statistica in modo anonimo. La Legge sulla medicina della procreazione rivista in votazione il prossimo 5 giugno è stata addirittura indebolita in quest'ambito. Mentre, nella nuova legge, all'art. 12 cpv. 2 si parla solo di ispezioni, la legge in vigore richiede ancora espressamente «ispezioni senza preavviso» dell'autorità che rilascia le relative approvazioni.
Sarebbero invece auspicabili un controllo a livello centrale da parte della Confederazione e la pubblicazione delle statistiche annuali per ogni singola clinica. Anche in questo caso sussistono motivazioni importanti per respingere la Legge sulla medicina della procreazione, cosicché il legislatore assicura, con condizioni più rigorose, un controllo indipendente e affidabile della medicina della procreazione.
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