Schweizer Presserat - Conseil suisse de la presse - Consiglio svizzero della stampa
Media Service: Consiglio svizzero
Presa di posizione 7/2010
Parti: X. c. «Tribune de Genève»
Reclamo accolto.
Un document
Interlaken (ots)
- Indicazioni: Ulteriori informazioni possono essere scaricate in formato pdf gratuitamente su: http://presseportal.ch/fr/pm/100018292/?langid=4 -
Tema: rispetto della dignità umana
Riassunto
Gli arrestati puzzavano. Il Consiglio della stampa bacchetta la "Tribune de Genève"
È lecito a un giornale definire un gruppo di marginali: feccia? ("recaille", nell'originale). Discutibile ma ammissibile, benché il termine sia molto spregiativo. Ma quando il giornale descrive l' "odore acre e penetrante" rimasto nei locali della polizia dopo il rilascio degli individui fermati, e lo mette in relazione con quelle precise categorie di persone (una "maggioranza di africani", "ladri di strada di origine maghrebina"), ciò secondo il Consiglio della stampa è eccessivo e contravviene al dovere di rispettare la dignità delle persone.
In causa era un articolo della "Tribune de Genève", che riferiva su un'incursione della Polizia ginevrina nel quartiere dei Pâquis, dopo la quale le 92 le persone fermate erano state però rilasciate. Unico effetto dell'operazione, l'odoraccio rimasto nell'interrato della Polizia. Un lettore si è rivolto al Consiglio della stampa, citando la "Dichiarazione dei doveri e dei diritti dei giornalisti" che prescrive il rispetto della dignità delle persone, e il Consiglio ha accolto il reclamo.
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