Comunicato stampa: «Il littering in Svizzera continua a diminuire»
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Il littering in Svizzera continua a diminuire
Quest'anno, per l'ottava volta, un vasto sondaggio del Centro svizzero di competenza contro il littering IGSU fornisce informazioni sulla situazione del littering in Svizzera. I risultati mostrano che la situazione diviene sempre meno tesa. Questo sviluppo è dovuto soprattutto alle città, ai comuni e alle scuole, che combattono il littering sfruttando un’ampia gamma di misure.
«La consapevolezza della problematica del littering è in costante aumento in Svizzera», afferma soddisfatta Nora Steimer, direttrice del Centro svizzero di competenza contro il littering IGSU. «La questione viene sempre più spesso affrontata dai politici e discussa pubblicamente». Negli ultimi anni, gli articoli sul littering e sul riciclo sono notevolmente aumentati, le scuole trattano più spesso questo argomento in classe e sempre più eventi si concentrano sulla prevenzione del littering. «Da molti anni, anche le città e i comuni svizzeri adottano numerose misure per tenere sotto controllo il littering», afferma Steimer. «A ciò si aggiunge l'enorme sostegno da parte della popolazione, come dimostrano, tra l'altro, i numerosi padrini e madrine che si occupano volontariamente della pulizia di determinati luoghi, ma anche dal gran numero di partecipanti alla giornata nazionale Clean-up di IGSU». Tutto ciò fa sì che in Svizzera il littering diminuisca costantemente: lo dimostrano gli ultimi risultati del sondaggio che IGSU conduce annualmente dal 2015. Dopo un breve periodo di stagnazione della situazione del littering durante la pandemia nel 2020 e nel 2021, nel 2022 è ripresa la tendenza verso un miglioramento. Anche quest'anno si registra un leggero miglioramento.
3568 intervistati, una chiara tendenza
Solo il 7,5% degli intervistati ritiene che il littering sul posto in cui avviene il sondaggio sia «abbastanza» o «molto». L’81,2% ritiene invece che il littering sia «abbastanza poco» o «poco» nel luogo in questione; mentre nel 2022 il 79,9% era ancora di questa opinione. La situazione è migliorata anche per la Svizzera nel suo complesso: nel 2015 ancora il 25% degli intervistati riteneva che in Svizzera si sporcasse «abbastanza» o «molto», mentre nel 2023 la percentuale era del 16%. Che la situazione sia migliorata è dimostrato anche dal fatto che quest'anno solo il 25% degli intervistati si sente «abbastanza» o «molto» infastidito dal littering. Otto anni fa era il 75%, nel 2022 era il 28%. Per ottenere ulteriori informazioni su questo punto, la questione è stata estesa per la prima volta quest'anno a due domande più specifiche: da un lato, ai 3568 intervistati è stato chiesto di valutare quanto si sentissero disturbati dal littering in Svizzera e, dall'altro, di valutare quanto si sentissero disturbati dal littering nel luogo in cui è stato condotto il sondaggio. Gli intervistati si sono dimostrati significativamente più infastiditi dal littering in Svizzera nel suo complesso rispetto al littering nel luogo del sondaggio. Secondo lo studioso di psicologia ambientale Ralph Hansmann del Politecnico federale di Zurigo, questa notevole differenza è probabilmente dovuta alle proprie esperienze negative in altri luoghi e anche alle notizie dei media, che in parte trattano specificamente le aree con le problematiche più gravi. Tali esperienze possono portare a valutare complessivamente il fastidio causato dal littering in modo più grave per quanto riguarda la Svizzera rispetto all'effettivo disagio provato in un determinato luogo. Per mantenere la situazione sotto controllo, le misure contro il littering devono assolutamente proseguire. «La pressione che riguarda l'uso degli spazi pubblici continuerà ad aumentare», afferma Nora Steimer. «Per questo motivo, in futuro la sfida non sarà solo mantenere questo livello, ma piuttosto migliorarlo ulteriormente».
Concentrarsi sulla sensibilizzazione
Le città e i comuni svizzeri affrontano questa sfida adeguando e ampliando costantemente le loro misure contro il littering. Per tenere sotto controllo la situazione del littering, la Città di Uster, ad esempio, punta su tre pilastri della prevenzione: sensibilizzazione, pulizia e multe. «L'attenzione è chiaramente rivolta alla prevenzione. Lavoriamo con diverse organizzazioni all'interno della località per raggiungere tutte le fasce della popolazione», spiega Marianne Manz, vice responsabile della gestione dei rifiuti della Città di Uster. Anche nella città di Yverdon-les-Bains la sensibilizzazione è una priorità assoluta, sottolinea Olivier De Blaireville, vice responsabile della costruzione delle strade. La città può anche fare affidamento su un sostegno esterno: Yverdon-les-Bains non collabora solo con IGSU, bensì anche con COSEDEC, una cooperativa per la sensibilizzazione alla gestione dei rifiuti come pure con la società di noleggio di stoviglie riutilizzabili Ecomanif. Anche in Ticino la sensibilizzazione ha un posto di primo piano. Secondo Loris Palà del Dipartimento del territorio del Cantone Ticino, si deve rivolgere particolare attenzione ai giovani.
Pressione per quanto riguarda l’uso intensivo degli spazi nelle città
Tra le varie cose, la città di Zurigo sta sensibilizzando l'opinione pubblica tramite la campagna sui social media «Züri trifft». Questo perché anche a Zurigo gli spazi pubblici sono utilizzati in modo intensivo. «Questo è positivo», afferma Niels Michel, specialista per il dialogo e la presenza della pulizia della città presso ERZ Entsorgung + Recycling di Zurigo. Tuttavia, egli fa notare che questo accorcia i tempi da dedicare alla pulizia. A Lucerna, la pressione per l'utilizzo degli spazi pubblici è aumentata talmente tanto dopo il coronavirus che non si è osservata alcuna riduzione del littering in città. «Le ottime condizioni meteorologiche durante il carnevale e le settimane estive hanno portato a un notevole aumento del littering», afferma Benedikt Bucher, responsabile delle operazioni e della manutenzione stradale della città di Lucerna. Anche il rapido ritorno delle turiste e dei turisti ha aggravato la situazione. A San Gallo, invece, la situazione è tornata rapidamente alla normalità dopo il coronavirus. «Oggi siamo tornati a un livello simile a quello prima della pandemia», afferma Gerald Hutter, ispettore stradale della Città di San Gallo. Ma aggiunge: «La sensibilizzazione sul problema del littering rimane molto importante».
Il movimento contro il littering cresce
Il fatto che il problema del littering sia ampiamente discusso e preoccupante per la popolazione svizzera si riflette anche nelle misure adottate da IGSU. Il numero di progetti di sponsorizzazione di luoghi realizzati da città, comuni e scuole è aumentato di una decina di unità in un anno, arrivando a oltre 60. Inoltre, la partecipazione alla giornata nazionale Clean-up del 2023 è stata più elevata che mai, con un totale di 60.000 volontarie e volontari. «Il fatto che il movimento contro il littering stia guadagnando sempre più sostenitori è dovuto agli anni di sforzi intensi di città, comuni, scuole, organizzatori di eventi e molti privati impegnati», dice Nora Steimer. «Tuttavia, siamo ancora lontani dal raggiungere il nostro obiettivo. Continueremo a estendere le nostre misure anche nei prossimi anni e affronteremo il littering con tutte le nostre competenze e risorse».
Contatto per i media
- Nora Steimer, direttrice IGSU, 043 500 19 91, 076 406 13 86, medien@igsu.ch
IGSU – centro di competenza svizzero contro il littering
IGSU è il centro svizzero di competenza contro il littering. Dal 2007 si adopera a livello nazionale con misure di sensibilizzazione e di prevenzione in favore di una Svizzera pulita. Una delle misure più note di IGSU è la giornata Clean-up nazionale, che l’anno prossimo avrà luogo il 13 e 14 settembre 2024. Fra gli enti responsabili di IGSU vi sono la cooperativa IGORA per il riciclaggio dell’alluminio, PET-Recycling Schweiz, VetroSwiss, 20 minuti, Swiss Cigarette, McDonald’s Svizzera, Migros, Coop, Valora e International Chewing Gum Association. I membri s’impegnano inoltre anche nello svolgimento di attività proprie contro il littering e, ad esempio, mettono a disposizione degli ulteriori cestini per i rifiuti, organizzano dei giri di pulizia nei pressi delle loro filiali oppure organizzano operazioni di pulizia con l’aiuto della popolazione.
Citazioni
Niels Michel, specialista per il dialogo e la presenza della pulizia della città presso ERZ Entsorgung + Recycling Zürich, Città di Zurigo
«Gli spazi pubblici vengono utilizzati intensamente. Questo è positivo. I tempi da dedicare alla pulizia si accorciano se i frequentatori delle feste e gli appassionati di sport se ne vanno solo alle prime ore del mattino. Di conseguenza, più persone notano i rifiuti. Nel migliore dei casi, la vista d’imballaggi abbandonati e di bottiglie di vetro rotte serve a sensibilizzare l'opinione pubblica. Con lo stesso obiettivo, quest'estate la città di Zurigo ha ulteriormente sviluppato e lanciato con successo la campagna sui social media "Züri trifft"».
Gerald Hutter, ispettore stradale, Città di San Gallo
«Il littering è e rimane un problema che riguarda gli spazi pubblici. Durante la pandemia, gli spazi pubblici sono stati molto utilizzati. Questo ha avuto conseguenze anche in termini di littering. Tuttavia, dopo una fase intensa, la situazione si è rapidamente normalizzata. Oggi siamo tornati a un livello simile a quello prima della pandemia. La sensibilizzazione sul problema del littering rimane molto importante. IGSU svolge un ruolo importante e un ottimo lavoro».
Marianne Manz, vice responsabile della gestione dei rifiuti della Città di Uster
«Il progetto contro il littering della Città di Uster prevede tre approcci per affrontare questo problema permanente: prevenzione attraverso sensibilizzazione, pulizia e repressione. L'attenzione è chiaramente rivolta alla prevenzione. Lavoriamo con diverse organizzazioni all'interno della località per raggiungere tutte le fasce della popolazione: i bambini e i loro genitori nelle scuole, gli adolescenti attraverso il volontariato giovanile e l'intera popolazione in generale tramite il lavoro di pubbliche relazioni. Per questo progetto di lunga durata, ogni anno contiamo anche sul sostegno attivo dai team degli ambasciatori IGSU.»
Loris Palà, Dipartimento del territorio del Cantone Ticino, Ufficio dell’educazione ambientale
«Il Dipartimento del territorio, in collaborazione con l’Azienda Cantonale dei Rifiuti, da parecchi anni è in prima linea per mitigare il fenomeno del littering, problematica in costante aumento anche in Ticino. A livello di educazione ambientale ci si concentra molto sui giovani; infatti annualmente vengono raggiunti oltre duemila studenti nei diversi ordini scolastici del Cantone Ticino. Vengono principalmente svolte delle attività di sensibilizzazione sulla corretta gestione dei rifiuti, come pure sui danni che il littering può causare al nostro territorio.»
Benedikt Bucher, responsabile delle operazioni e della manutenzione stradale della Città di Lucerna
«A Lucerna, purtroppo non osserviamo un calo generale del littering. Con il rapido aumento dei turisti dopo il coronavirus, il problema si è addirittura aggravato. Le ottime condizioni meteorologiche durante il carnevale e le settimane estive hanno portato a un notevole aumento del littering. Il progetto pilota con le stazioni di riciclaggio presso l'Ufschötti (lido cittadino) continua a funzionare in modo soddisfacente. Quest'anno abbiamo sensibilizzato l'opinione pubblica sul tema del littering tramite un concorso per le classi scolastiche, un gigantesco murale e un'azione di distribuzione di portacenere tascabili».
Olivier De Blaireville, vice responsabile delle strade, Yverdon-les-Bains
«A Yverdon-les-Bains siamo impegnati a combattere il littering e a mantenere la città pulita. La nostra rete di raccolta e i giri di pulizia contribuiscono a mantenere puliti gli spazi pubblici. Anche la sensibilizzazione è al centro della nostra azione, grazie alla collaborazione con COSEDEC, specializzata nella formazione e nella sensibilizzazione alla gestione dei rifiuti, in particolare nelle scuole locali. Ecomanif, il nostro partner chiave, offre stoviglie riutilizzabili. Il nostro servizio sovvenziona il 33% del noleggio.»
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