Industria MEM: Chiusura positiva della mediazione del CCL
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Zurigo (ots)
Dopo cinque giri di negoziazione e quattro di mediazione, le parti sociali dell'industria metalmeccanica ed elettrica (industria MEM) si sono accordate sui punti principali del nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL). Le imprese che sottostanno al CCL approfittano di una maggiore flessibilità dell'orario di lavoro per l'adeguamento alle crescenti oscillazioni del mercato. Come contropartita saranno inseriti per la prima volta nel CCL dei salari minimi differenziati per regione. L'attuale e già innovativo CCL dell'industria MEM viene ulteriormente modernizzato e adeguato agli sviluppi della società. Il nuovo CCL entrerà in vigore il 1° luglio 2013 con riserva d'approvazione da parte degli organi delle associazioni dei lavoratori e di Swissmem (vale a dire ASM Associazione padronale svizzera dell'industria metalmeccanica).
La durata contrattuale dell'attuale e valido CCL dell'industria MEM scade il 30 giugno 2013. Già dall'autunno 2012 Swissmem e le cinque organizzazioni dei lavoratori «Impiegati Svizzeri», «Unia», «Syna», «SIC Svizzera» e «ASQ» trattano sul rinnovo del CCL. All'inizio di maggio i negoziatori si sono avvalsi nella persona di Jean-Luc Nordmann (ex direttore per il lavoro presso la SECO) di un mediatore. Egli ha sostenuto le parti a raggiungere un accordo in tempo. Tale accordo è stato raggiunto il 31 maggio 2013 dopo quattro giri di mediazione.
«Sono contento e sollevato che abbiamo potuto raggiungere un accordo», dice il presidente di Swissmem Hans Hess. «Questa è una buona notizia per i collaboratori, per le imprese dell'industria MEM e anche per la piazza industriale Svizzera.»
Con l'accordo raggiunto, le imprese sottostanti al CCL dell'industria MEM (560 aziende con 95'500 collaboratori) ricevono ulteriori possibilità per adeguare le capacità ai sempre più marcati cicli di mercato. Vista l'ancora tesa situazione economica del settore MEM, la flessibilizzazione, in modo particolare dell'orario di lavoro, è uno strumento importante per rafforzare la capacità concorrenziale e preservare i posti di lavoro. Come contropartita saranno inseriti per la prima volta nel CCL i salari minimi differenziati per regione. Nel CCL farà anche il suo ingresso una regolamentazione vincolante per i salari adeguati per collaboratori qualificati. Con ciò si vuole garantire che non si verifichi una pressione salariale verso il basso. Oltre a ciò Swissmem dà, insieme alle parti sociali, un chiaro segnale contro l'intromissione statale sui salari come ad esempio richiesto dall'iniziativa sui salari minimi. Tra l'altro, per tener conto delle necessità della società odierna vengono integrati nel CCL miglioramenti nel campo del «work-life-balance». Di questi miglioramenti fanno parte un congedo di paternità di una settimana, la promozione di modelli più flessibili dell'orario di lavoro come home office, job sharing, tempo parziale e anche l'assistenza ai bambini al di fuori dell'orario scolastico. Oltre a ciò saranno approfonditi ulteriormente nel CCL la promozione di tutti i collaboratori nell'azienda (in particolare apprendisti e donne) e il rafforzamento della formazione professionale.
Con ciò molte richieste importanti di Swissmem e delle associazioni dei lavoratori hanno trovato la via d'accesso al nuovo CCL. Entro la fine di giugno gli organi competenti dei sindacati, delle associazioni degli impiegati e quelli di Swissmem dovranno dare il loro consenso in modo che il nuovo CCL possa entrare in vigore a partire dal 1° luglio 2013.
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