Vittime dello tsunami: l'adozione internazionale non è la soluzione adatta - Evitare nuovi traumi
(ots)Berna, 07.01.2005. Dopo la catastrofe naturale avvenuta nel Sudest asiatico, in Svizzera numerose persone si sono rivolte alle autorità e agli uffici di collocamento dichiarandosi disposte ad adottare orfani provenienti dalle regioni disastrate. LAutorità centrale per le adozioni internazionali, integrata nell'Ufficio federale di giustizia, si rallegra di tale disponibilità, ma tiene a precisare che l'adozione internazionale non è la soluzione adatta per risolvere i problemi causati dallo tsunami.
I principi internazionali chiedono di tenere i bambini il più vicino possibile al loro ambiente familiare per permettere di identificarli e di cercare le loro famiglie (genitori o altri familiari). I bambini hanno il diritto di restare con i loro congiunti o in una famiglia del loro Paese, per cui un'adozione internazionale è presa in considerazione soltanto se non esistono altre soluzioni nel Paese di origine (in particolare un'adozione nazionale). Sradicando precipitosamente questi bambini dal loro ambiente familiare, si rischierebbe di traumatizzarli di nuovo. Ai Paesi colpiti occorre tempo per effettuare le verifiche necessarie e identificare i bambini eventualmente bisognosi di un'adozione internazionale.
Ulteriori informazioni: David Urwyler, Ufficio federale di giustizia, tel. 031 / 323 41 32