Office fédéral de l'aviation civile
Il Consiglio federale adotta il messaggio sull'accordo con la Germania concernente il traffico aereo
Berna (ots)
Il Consiglio federale ha adottato, all'indirizzo delle Camere federali, il messaggio sull'accordo con la Germania concernente il traffico aereo. L'accordo pone fine all'annosa controversia sull'utilizzo dello spazio aereo della Germania meridionale in relazione all'esercizio dell'aeroporto di Zurigo, e all'incertezza che ne derivava. Esso assicura alla Svizzera la possibilità di gestire il controllo della navigazione aerea nello spazio aereo della Germania meridionale e regola il traffico da e per l'aeroporto di Zurigo sopra il territorio tedesco.
L'accordo firmato a Berna il 18 ottobre 2001 dopo tre anni di negoziati assicura alla Svizzera il diritto di continuare a gestire il controllo del traffico aereo sopra un'area di diverse migliaia di chilometri quadrati della Germania meridionale. Inoltre, fissa le modalità per le procedure di decollo e avvicinamento da e verso l'aeroporto di Zurigo sopra il territorio tedesco. Uno dei punti centrali è la limitazione dei movimenti a un massimo di 100'000 all'anno. Inoltre, l'accordo stabilisce un divieto di sorvolo notturno fra le ore 22.00 e le 06.00, che durante i fine settimana viene esteso al periodo compreso fra le ore 20.00 e le 09.00. L'accordo contiene elementi di flessibilità e disposizioni derogatorie, come ad esempio la possibilità di consentire, per ragioni di sicurezza o in caso di maltempo, procedure di avvicinamento da nord anche negli orari vietati.
La regolamentazione dei voli notturni è entrata in vigore già il 19 ottobre 2001 come prima misura anticipata. La regolamentazione relativa ai fine settimana, la seconda misura anticipata, entrerà invece in vigore alla fine di ottobre 2002, in concomitanza con l'introduzione dell'orario invernale. Le altre disposizioni dell'accordo avranno effetto a partire dal febbraio 2005. La commissione bilaterale prevista dall'accordo è già stata costituita. Seguirà l'applicazione dell'accordo e svolgerà la funzione di piattaforma per affrontare tutte le questioni che si porranno in relazione all'accordo.
L'accordo con la Germania costituisce inoltre un'importante condizione quadro per il nuovo piano d'esercizio dell'aeroporto di Zurigo. Questa verifica di tutti gli aspetti gestionali è prescritta dalla legislazione in materia di aviazione civile e deve essere effettuata in virtù del rinnovo della concessione da parte del Dipartimento federale dell'Ambiente, dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni (ATEC), avvenuto lo scorso anno. Nel quadro di un processo di coordinamento con il Piano settoriale dell'infrastruttura aeronautica (PISA), si stanno attualmente valutando le possibili varianti di esercizio tenendo conto dei vincoli posti dall'accordo. Sono già state elaborate diverse varianti. In questo processo sono coinvolti, oltre alla società che gestisce l'aeroporto, anche il Cantone Zurigo e i Cantoni adiacenti, la Crossair, Skyguide e i servizi federali competenti. Il nuovo regolamento d'esercizio entrerà in vigore contemporaneamente all'accordo bilaterale.
Il Consiglio federale ritiene che l'accordo sia una soluzione equilibrata che pone fine a un'annosa controversa e a difficili trattative. L'accordo tiene conto in modo adeguato degli interessi dei due Paesi. La Svizzera e la Germania avevano già disciplinato nel 1984, attraverso un accordo amministrativo comune, la questione dei voli da e verso l'aeroporto di Kloten. Tale accordo non è però stato applicato in modo soddisfacente. Il nuovo accordo bilaterale assicura ora alla Svizzera il diritto di gestire il controllo del traffico nello spazio aereo della Germania meridionale, e definisce condizioni chiare e stabili per il futuro piano d'esercizio. Quest'ultimo costituisce anche un presupposto indispensabile per lo sviluppo della nuova compagnia aerea svizzera.
L'esame da parte del Parlamento è previsto per le sessioni estiva e autunnale. In caso di approvazione da parte delle Camere, lo scambio degli atti di ratifica potrà avvenire prima della fine del 2002, a condizione che il anche Parlamento tedesco abbia approvato l'accordo entro tale data.
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