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Lotta contro gli abusi in materia di documenti d’identità: L’Ufficio federale di polizia e Interpol collaborano per il controllo di passaporti persi o rubati

(ots)

Berna, 13.12.2005. In tutto il mondo sempre più passaporti e altri documenti d’identità persi o rubati vengono utilizzati per attività illecite o per sottrarsi al perseguimento penale. Mediante una banca dati, Interpol intende porre un freno a questa tendenza. La Svizzera è uno dei primi Paesi a mettere in funzione un confronto automatizzato fra numeri di documenti d’identità registrati nella propria banca dati nazionale e in quella di Interpol.

Finora, per le autorità di polizia e doganali svizzere nonché per 
altri servizi della Confederazione, era difficile ottenere 
informazioni in merito a documenti d’identità stranieri persi o 
rubati. Ora il nuovo sistema consente loro di verificare 
direttamente nella banca dati di Interpol se un documento di viaggio 
straniero, esibito al momento di varcare la frontiera o in occasione 
di un controllo dell’identità di una persona, è registrato come 
perso o rubato. Dal canto loro le autorità straniere possono 
consultare la banca dati di Interpol in merito ai documenti di 
viaggio svizzeri che sono registrati nel sistema informatizzato di 
ricerca RIPOL.
Il collegamento consente un confronto immediato fra numeri di 
documenti d’identità. Il sistema, creato sotto la guida dell’Ufficio 
federale di polizia, entra oggi in funzione ed è a disposizione dei 
servizi competenti. Esso riduce notevolmente le possibilità di 
impiego abusivo di documenti di viaggio.
Una volta registrati i documenti sono invalidati
I titolari di un documento di viaggio svizzero sono obbligati per 
legge a segnalarne alla polizia la perdita o il furto. In seguito il 
numero del documento è registrato in RIPOL e può essere consultato 
tramite Interpol. Una volta registrato, il documento viene 
invalidato e lo rimane anche in caso di ritrovamento. Infatti, non è 
possibile convalidare nuovamente il numero del documento, poiché non 
vi è la garanzia che tutti gli utenti della banca dati giunti a 
conoscenza della prima notifica di perdita, prendano effettivamente 
atto della nuova convalida.
L’immediata notifica di perdita e l’invalidazione sono 
nell’interesse del titolare, poiché se un documento è perso o rubato 
e poi viene ritrovato, non è possibile verificare l’uso che ne è 
stato fatto nel frattempo. Se il documento è stato impiegato 
abusivamente, ad esempio per stipulare un contratto o per fare un 
viaggio, il legittimo titolare del passaporto potrebbe subire 
conseguenze spiacevoli, se non è stata effettuata precedentemente 
una notifica di perdita e quindi un’invalidazione del documento. Per 
questo motivo le autorità dichiarano in ogni caso non validi i 
documenti ritrovati, anche se non erano stati notificati come persi.
Per ulteriori informazioni:
Guido Balmer, Ufficio stampa fedpol, tel. 031 / 324 13 91

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