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Concetto direttivo Esercito XXI e Concetto direttivo per la protezione della popolazione - esito in gran parte positivo della

Berna (ots)

Concetto direttivo Esercito XXI e Concetto direttivo
per la protezione della popolazione - esito in gran parte positivo
della consultazione La procedura di consultazione sulla riforma
Esercito XXI e sulla riforma della protezione della popolazione è
terminata. Il capo del DDPS, il Consigliere federale Samuel Schmid,
presenterà al Consiglio federale ancora nel corso del mese di agosto
le sue proposte in merito all'ulteriore modo di procedere.
Concetto direttivo Esercito XXI (CDEs XXI)
La procedura di consultazione sulla riforma Esercito XXI (Concetto
direttivo per l'esercito e revisione della legge militare) si è
conclusa il 31 luglio 2001. La necessità di una riforma dell'esercito
è ampiamente condivisa.
I Cantoni, il Partito liberale-radicale svizzero (PLR), il Partito
popolare democratico svizzero (PPD), il Partito liberale svizzero
(PLS), l'Economiesuisse, l'Unione svizzera delle arti e mestieri, la
Società Svizzera degli Ufficiali (SSU), l'Associazione Svizzera di
Sottufficiali, la Federazione svizzera dei tiratori e numerose altre
organizzazioni considerano il CDEs XXI in linea di massima un
fondamento valido per la riforma dell'esercito.
Il ridimensionamento degli effettivi (120 000 - 140 000 militari
in servizio attivo, 80 000 nella riserva), la diminuzione dell'età
dell'obbligo di prestare servizio militare, il ripristino del ritmo
annuale dei corsi di ripetizione, la possibilità di assolvere (su
base volontaria) il servizio militare obbligatorio in un unico
periodo, la creazione della funzione di capo dell'esercito, il
mantenimento del tiro obbligatorio fuori del servizio e lo
smantellamento delle truppe cantonali hanno perlopiù trovato un'eco
positiva nelle prese di posizione delle organizzazioni summenzionate.
Esse auspicano tuttavia una rielaborazione più o meno marcata del
progetto di riforma, una serie di precisazioni e una ridefinizione
delle priorità. Da una prima analisi dei pareri pervenuti risulta che
tali richieste concernono, tra l'altro, l'analisi della minaccia, la
neutralità, il sistema di milizia, la concezione dell'istruzione
(soprattutto l'aspetto della durata della scuola reclute) e le
risorse.
Le prese di posizione del Partito socialista svizzero (PSS),
dell'Unione Democratica di Centro (UDC), dei Democratici Svizzeri
(DS), dell'Unione Democratica Federale (UDF) e dell'Azione per una
Svizzera neutrale e indipendente (ASNI) sono fondamentalmente
contrarie al CDEs XXI.
Per il PSS la pianificazione di Esercito XXI è basata su un'errata
analisi della minaccia. I socialisti propongono un modello di
esercito alternativo con 15'000 militari a contratto temporaneo e
45'000 riservisti. L'UDC è del parere che Esercito XXI non soddisfi o
soddisfi solo in parte i requisiti necessari per promuovere un
esercito di milizia efficiente, in grado di difendere l'indipendenza
e la neutralità del Paese.
Per il Consigliere federale Samuel Schmid, capo del Dipartimento
federale della difesa, della protezione della popolazione e dello
sport (DDPS), le prese di posizione pervenute confermano le linee di
fondo della riforma Esercito XXI. Nel contempo, Samuel Schmid ha
preso atto dell'esigenza di un riesame del progetto di CDEs a partire
dalle diverse richieste di chiarimenti e di ridefinizione delle
priorità. L'effettiva portata delle esigenze di rielaborazione e le
conseguenze sulla tabella di marcia della realizzazione di Esercito
XXI potranno essere valutate solo dopo un'analisi approfondita di
tutte le prese di posizione pervenute.
Concetto direttivo per la protezione della popolazione
Le linee di fondo del progetto di riforma, formulate nella nuova
legge federale e nel Concetto direttivo per la protezione della
popolazione, sono state nel complesso largamente approvate. Sono
state pertanto confermate le decisioni politiche di principio prese
d'intesa con i Cantoni nella primavera del 2000 sulla base degli
elementi fondamentali tracciati nelle linee direttive. Il Concetto
direttivo comprende principalmente gli elementi seguenti:
orientamento di principio della protezione della popolazione alla
gestione delle catastrofi e delle situazioni d'emergenza; competenza
di principio dei Cantoni per la protezione della popolazione e
corrispondente adeguamento della suddivisione dei compiti tra
Confederazione e Cantoni nonché passaggio nell'ambito della
protezione civile da un sistema fondato sui sussidi federali a un
sistema basato sul finanziamento da parte degli organi competenti;
concezione della protezione della popolazione come sistema integrato
civile costituito di cinque organizzazioni partner (polizia,
pompieri, sanità pubblica, servizi tecnici e protezione civile) che
fanno capo a un organo di coordinamento e di condotta civile; netta
riduzione degli effettivi delle organizzazioni di milizia (gli
effettivi dei pompieri passano da ca. 160 000 a ca. 110 000, quelli
della protezione civile da ca. 275 000 a ca. 105 000); mantenimento
in misura nettamente ridotta dell'obbligo di costruire rifugi e
salvaguardia del valore delle costruzioni di protezione necessarie
anche in futuro; aiuto sussidiario da parte dell'esercito. Tutti i
Cantoni si sono dichiarati d'accordo con le nuove modalità di
finanziamento della protezione civile. In futuro i costi della
protezione civile saranno a carico dei Cantoni e della Confederazione
in funzione delle rispettive competenze. L'attuale sistema fondato
sui sussidi federali sarà soppresso. La maggioranza dei Cantoni ha
tuttavia auspicato la creazione di un sussidio di base della
Confederazione, ad esempio per l'istruzione di base dei militi della
protezione civile. Dovranno essere ulteriormente precisati alcuni
dettagli relativi ad esempio alla tassa d'esenzione dall'obbligo
militare e all'indennità per perdita di guadagno. Alcuni Cantoni
auspicano che siano ridefiniti in un secondo momento gli obblighi di
prestare servizio. È stato ad esempio proposto un obbligo generale di
prestare servizio, che però renderebbe necessaria una modifica della
Costituzione. Il Partito socialista svizzero e l'Unione sindacale
svizzera auspicano l'abolizione dell'obbligo di servizio nella
protezione civile e dell'obbligo di costruire rifugi.
Il capo del DDPS presenterà al Consiglio federale ancora nel corso
del mese di agosto la sua valutazione dei risultati della
consultazione sui due progetti e le relative proposte sull'ulteriore
modo di procedere.

Contatto:

DDPS

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