Tous Actualités
Suivre
Abonner Eidg. Justiz und Polizei Departement (EJPD)

Eidg. Justiz und Polizei Departement (EJPD)

Allargamento dell'UE: il Consiglio federale approva il mandato negoziale relativo alla libera circolazione delle persone

Berna (ots)

02.07.2003. L'Accordo sulla libera circolazione delle
persone sarà esteso ai nuovi Stati membri dell'UE. Previa 
consultazione dei Cantoni e delle Commissioni della politica estera 
del Parlamento, il Consiglio federale ha approvato il relativo 
mandato negoziale.
Dopo aver consultato la Conferenza dei Governi cantonali e le 
Commissioni della politica estera del Consiglio nazionale e del 
Consiglio degli Stati, il Consiglio federale si sente confortato 
nella propria posizione. Il disegno di mandato del Consiglio 
federale del 14 maggio 2003 è stato approvato, e i negoziati per 
l'estensione della libera circolazione ai nuovi Paesi membri dell'UE 
possono quindi iniziare.
Il 1° maggio 2004, l'UE accoglierà verosimilmente dieci nuovi Stati 
membri (Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia, 
Slovenia, Repubblica ceca, Ungheria, Cipro). Sei dei sette Accordi 
bilaterali tra la Svizzera e l'UE saranno estesi automaticamente ai 
nuovi membri. Solo l'Accordo sulla libera circolazione delle persone 
necessita ulteriori negoziati.
I negoziati verteranno su un disciplinamento transitorio adeguato. 
Un sistema di termini e contingenti consentirà un controllo 
dell'immigrazione e, a determinate condizioni, il suo contenimento, 
com'è il caso tuttora con gli attuali Stati membri dell'UE nel 
contesto dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone. 
L'accesso al mercato del lavoro sarà aperto gradualmente anche ai 
nuovi membri dell'UE.
L'allargamento dell'UE implica un'apertura considerevole del mercato 
interno dell'UE, che si avvicina ormai ai 450 milioni di persone. 
Ciò costituisce un'opportunità per l'economia svizzera ed apre 
interessanti prospettive per il reclutamento di manodopera 
qualificata ed ausiliaria.
Referendum facoltativo
In Svizzera saranno le Camere federali a pronunciarsi circa i 
risultati dei negoziati con l'UE. La decisione del Parlamento 
sottostà a referendum facoltativo. L'entrata in vigore 
dell'estensione dell'Accordo non è prevista prima del 2005. 
L'estensione dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone 
non cambia nulla per quanto concerne la decisione che l'Assemblea 
federale dovrà prendere, nel 2009 - ovvero sette anni dopo l'entrata 
in vigore dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone - 
circa il proseguimento dell'Accordo. Anche tale decisione sottostarà 
a referendum facoltativo.
I negoziati non influiranno sulle misure accompagnatorie che 
entreranno in vigore il 1° giugno 2004 e che si applicheranno anche 
ai lavoratori provenienti da Stati non membri dell'UE. Tali misure 
sono volte a proteggere i lavoratori svizzeri dal dumping salariale 
e sociale. Sarà assai importante applicare tali misure in maniera 
efficace e conseguente.
L'esperienza effettuata sinora nel contesto dell'Accordo sulla 
libera circolazione delle persone (in vigore dal 1° giugno 2002) 
come pure studi effettuati dall'UE relativi ai moti migratori 
previsti in seguito all'allargamento dell'UE, non danno adito a 
previsioni catastrofiche per quel che concerne l'aumento 
dell'immigrazione.
L'estensione dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone è 
consono alla politica migratoria del Consiglio federale. Essa 
prevede da un lato un'apertura nei confronti dell'UE/AELS, e d'altro 
canto la limitazione dell'immigrazione in provenienza da altri Stati 
alla sola manodopera qualificata.
Ulteriori informazioni:
Dieter W. Grossen, Direttore supplente dell'IMES, tel. 031 323 51 18

Plus de actualités: Eidg. Justiz und Polizei Departement (EJPD)
Plus de actualités: Eidg. Justiz und Polizei Departement (EJPD)